domenica 11 settembre 2016

Il cantuccio della tranquillità

Ognuno di noi ha un film, un libro, una musica in cui rifugiarsi quando è possibile e quando se ne ha la voglia, per trovare due ore di relax, di campana protettiva nei confronti del mondo.
E, a dire il vero, spesso ce ne sono vari di codesti rifugi.

Film (o libri) di cui conosciamo battute su battute. E non sappiamo neanche spiegarci bene perché ci piaccia così tanto. In effetti, non deve essere necessariamente un capolavoro. Anzi, è da evitare. Meglio qualcosa di leggero, senza impegno, con fondamentale (conditio sine qua non) lieto fine.

In questo periodo (gli ultimi 6-7 anni, diciamo) ho investito di tale ruolo una pellicola americana: "Music and Lyrics" - nel nostro idioma "Scrivimi una canzone".
Perché?
Primo perché c'è quella gran faccia tosta di Hugh Grant, un attore-canaglia perfetto per questi ruoli romantici in quanto ci mette tanta ironia evitando l'effetto melassa.
Secondo perché c'è una bellissima canzone: "The way back into love".
Terzo perché la storia racconta di una pop-star degli anni '80, ormai finita al margine dello showbiz, costretta a comporre un brano di successo in pochi giorni. E quindi vediamo tutto il processo di creazione della canzone, cosa che a me piace sempre tanto. Perché mi fa venire voglia di scrivere.

That's all folks!

I meravigliosi titoli di testa

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